Se nel linguaggio di tutti i giorni si tende a non fare distinzione fra i due termini, definendo genericamente “marmellata” qualsiasi composto a base di frutta e zucchero, in realtà la differenza c’è ed è sancita addirittura da una direttiva dell’Unione Europea.
È marmellata un prodotto a base di agrumi (limone, arancia, mandarino e, più raramente, cedro, pompelmo e bergamotto); si parla invece di confettura se si usa qualsiasi altro tipo di frutta (o addirittura, in alcune ricette, di verdura).
La differenza la fa anche la percentuale di frutta usata per il preparato: deve essere almeno del 20 per cento per la marmellata, del 35 per cento per la confettura, del 45 per cento per la confettura extra.